La Commissione europea si muove per salvaguardare gli interessi delle imprese europee attive in Iran. Dopo l'approvazione dei leader dell'Ue al vertice informale di Sofia delle proposte di Jean Claude Juncker e dell'alto rappresentante per la Politica estera, Federica Mogherini, l'esecutivo Ue ha adottato oggi una serie di misure che hanno anche l'obiettivo di “dimostrare l'impegno dell'Ue nei confronti dell'accordo nucleare” iraniano.
Quattro fronti
La Commissione europea si muove su quattro fronti: in primo luogo avviando il processo formale per attivare lo “stato di blocco”, aggiornando l'elenco delle sanzioni statunitensi contro Teheran che rientrano nel suo ambito di applicazione. Lo stato di blocco “consente di fatto alle imprese europee di non rispettare gli effetti extraterritoriali delle sanzioni statunitensi” e “di recuperare i danni derivanti da tali sanzioni dalla persona che le ha causate e annulla l'effetto nell'Ue di qualsiasi decisione giudiziaria straniera basato su di esse”. Si punta all'entrata in vigore della misura prima del 6 agosto 2018, quando diverrà effettiva la prima tranche di sanzioni.
Il ruolo della Bei
La Ue inoltre avvia il processo formale per rimuovere gli ostacoli che la Banca europea per gli investimenti (Bei) deve decidere in base alla garanzia del bilancio Ue, per finanziare attività al di fuori dell'Unione europea, in Iran. Ciò consentirà alla Bei di sostenere gli investimenti dell'Unione in Iran e potrebbe essere utile in particolare per le piccole e medie imprese. Il Parlamento europeo e il Consiglio avranno un periodo di due mesi per contestare tali misure, una volta proposte, prima che entrino in vigore.
Cooperazione
La Commissione inoltre, “continuerà e rafforzerà la cooperazione e l'assistenza settoriale in corso con l'Iran, anche nel settore dell'energia e per quanto riguarda le piccole e medie imprese”. Come primo passo, il commissario per l'Azione per il clima e l'energia, Miguel Arias Canete, si recherà a Teheran già questo fine settimana. Sarà inoltre mobilitata l'assistenza finanziaria attraverso la cooperazione allo sviluppo o gli strumenti di partenariato.