Incontri ravvicinati fra Corea del Nord e Usa. Ć questo il succo delle dichiarazioni rilasciate dal consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca,Ā Robert O'Brien,Ā al sito Axios: O'Brien si ĆØ detto “ottimista” sui rapporti fra i due Paesi, nonostante il dittatore nord-coreano avesse promesso a Donald Trump “un regalo di Natale”, cioĆØ un ulterioreĀ test nucleareĀ che avrebbe favorito lo strappo fra i due Paesi. Il regalo non ĆØ stato recapitato e la WashingtonĀ ha continuato a rafforzare le relazioni diplomatiche con la P'yÅngyang: “Abbiamo contattato i nord-coreani e abbiamo fatto loro sapere che vorremmoĀ continuare i negoziatiĀ a Stoccolma” ha dichiarato O'Brien. Rivelazioni forti dall'Eisenhower Building, cuore dell'Esecutivo Usa, che lasciano intravvedere un lavorƬo tutt'altro che semplice per completare ilĀ processo di denuclearizzazioneĀ della penisola coreana.
P'yÅngyang non commenta
Da P'yÅngyang nessuna risposta per ora. L'ottimismo statunitense non ĆØ stato stemperato, anche se ai punti di contatto di Washington,Ā la Corea del Nord antepone la crescita del proprioĀ arsenale nucleare.Ā Lo aveva dimostrato circa un mese fa, quando l'agenzia di stampa statale KCNA aveva riferito che la Corea del Nord stava effettuando unĀ test molto importanteĀ sul sito di lancio del satellite Sohae, un campo di test missilistici che gli stessi nord-coreani avevano promesso agli Usa di smantellare. Allora, la reazione di Trump fu di stupore: “Kim Jong Un ĆØ troppo intelligente e ha troppe cose da perdere, tutto in realtĆ , se agisce in modo ostile.Ā Ha firmato un forte accordo di denuclearizzazione con me a Singapore ” aveva scritto il presidente UsaĀ via Twitter.Ā Sul punto, Dario Fabbri scriveva su Limes: “Presa tra la difficoltĆ di un'opzione bellica che non avrebbe estinto lāinteroĀ arsenale diĀ P'yÅngyang e la contrarietĆ dei sudcoreani a un'operazione che avrebbe causato la distruzione di Seoul,Ā l'America ha scelto di non agire, di certificare l'accresciuta dignitĆ di Kim, senza imporgli un armistizio”.
Sulla strada delle buone intenzioni
Che l'accordo di Singapore firmato fra i due Paesi nel 2018 presentasse delle fragilitĆ era chiaro a molti analisti, come rivelaĀ Sputnik. L'esito al quale si arrivĆ²Ā fu che la Corea del Nord avrebbe lavorato sullaĀ denuclearizzazioneĀ della penisola, ma non avrebbe abbandonato le sue armi. Sul primo punto, Kim Jong-Un s'impegnĆ², in sostanza, a riprendere le fila dellaĀ dichiarazione di PanmunjomĀ del 27 aprile 2018, con la quale le due Coree si sarebbero impegnate aĀ cercare gli incontri con Usa e Cina “con l'intenzione di dichiarare la fine della guerra e stabilire un permanente e solido regime di pace”. La strada dei negoziati ĆØ lastricata di buone intenzioni. Tocca vedere se corrisponderanno a obiettivi reali.