Le truppe del governo siriano, con il sostegno delle forze aeree russe, hanno lanciato un’offensiva nella zona di Palmira contro i miliziani dell’Isis. Lo ha dettp il generale russo Serghiei Rudskoi. “Abbiamo ricevuto informazioni, confermate da alcune fonti, sullo spostamento di un grande quantitativo di esplosivi nella zona di Palmira effettuato dai terroristi dell’Isis allo scopo di distruggere il patrimonio storico-mondiale”, ha spiegato l’ufficiale, precisando che “attualmente nella zona di Palmira le forze governative, col sostegno delle forze aerospaziali russe, svolgono azioni offensive contro i miliziani dell’Isis”.
Lo stesso Rudskoi ha riferito che le forze aeree di Mosca e quelle turche stanno effettuando una prima operazione aerea congiunta contro il Daesh nei sobborghi del centro abitato di El Bab, nella provincia siriana di Aleppo. Ai raid “partecipano nove aerei d’assalto delle forze aerospaziali russe, in particolare quattro Sukhoi Su-24M, quattro Sukhoi Su-25 e un bombardiere Sukhoi Su-34, nonché otto aerei delle forze turche, quattro F16 e quattro F4. Vengono colpiti 36 obiettivi”. Il generale ha spiegato che tutti gli obiettivi erano stati precedentemente concordati dai due Stati maggiori e dai comandi dei gruppi aerei dei due paesi e che “nel corso degli ultimi giorni si è svolta una ricognizione addizionale” di questi obiettivi “usando i droni e i mezzi di osservazione spaziali”.
Ma il Califfato non molla e continua a premere attorno a Deir ez-Zor. “La guarnigione della città – ha detto Rudskoi – sta continuando a resistere ai terroristi dell’Isis con il sostegno delle forze aerospaziali russe”. Secondo il generale, “se la città viene catturata, un vero genocidio aspetta gli abitanti” e “la popolazione di Deir ez-Zor potrebbe essere completamente decimata“.
Rudskoi ha poi avvertito che le manovre in Iraq della coalizione a guida Usa stanno spingendo verso la parte orientale della Siria i jihadisti che adesso si trovano nella zona della città irachena di Mosul. “Le azioni delle unità della coalizione con a capo gli Stati Uniti nei pressi della città irachena di Mosul – ha dichiarato – si sono per lo più limitate a spingere nella parte orientale della Siria notevoli forze dell’Isis che quasi senza ostacoli spostano le armi, gli esplosivi e gli uomini nella direzione di Palmira, di Deir ez-Zor e della città di El Bab, vicino alla frontiera con la Turchia”.