Sono 76.000 le persone uccise durante la guerra civile siriana nel 2014, di queste 33.278 sono civili. A denunciarlo è l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria. Un ulteriore approfondimento delle Nazioni Unite ha rivelato il numero totale delle vittime dal 2011 che ha raggiunto quota 191 mila persone.
Sono tre anni di conflitto che hanno ucciso centinaia di migliaia di uomini, donne e bambini e distrutto città e resti archeologici millenari, inoltre moltissimi civili sono stati costretti ad un vero e proprio esodo dalla loro patria. Da un sondaggio condotto dall’Oxfam il 65% dei profughi non ha speranza di tornare a casa, la maggior parte di loro ha il desiderio di tornare nelle proprie case ma quasi nessuno (il 78%) saprebbe dire come e quando.
E’ un popolo questo che vive nella precarietà totale, lottando per la sopravvivenza senza sapere come procedere verso il proprio futuro, la difficoltà di operare è grande e l’Onu per l’emergenza siriana ha lanciato l’appello più grande della storia chiedendo 6,5 miliardi di dollari per poter prestare soccorso a queste persone. Una generazione rasa al suolo a causa di attacchi indiscriminati contro le aree civili, in cui a perdere la vita sono innocenti.