Voto il prima possibile ma non il 10 dicembre. Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha esteso il mandato della sua missione in Libia (Unsmil) per un anno, ma non ha approvato una data concordata durante il vertice di Parigi.
Il voto
Il consiglio ha approvato all'unanimità una risoluzione della Gran Bretagna che chiede di tenere elezioni parlamentari e presidenziali “il prima possibile, purché siano presenti le necessarie condizioni di sicurezza, tecniche, legislative e politiche“. La Francia aveva chiesto di rispettare il calendario delle elezioni del 10 dicembre, ma ha dovuto registrare l'opposizione degli Stati Uniti insieme ad altri paesi dell'Unione europea, in particolare l'Italia. Il vice ambasciatore Usa, Jonathan Cohen, aveva che “l'imposizione di scadenze false si ritorcerà” e porterà a maggiori divisioni all'interno della Libia.
Costituzione
Secondo il sito Alwasat, intanto, il parlamento di Tobruk ha approvato la legge per tenere l'atteso referendum costituzionale, un passo verso lo svolgimento delle elezioni. Il deputato El Hadi el Saghir ha annunciato che la camera dei rappresentanti “si riunirà lunedì prossimo per modificare la dichiarazione costituzionale“. L'approvazione della legge per il referendum è stata confermata anche da Ibrahim el Zaghid, il quale però non ha fornito cifre su partecipanti, votanti o numero legale. “Bisogna modificare la legge sulla costituzione e migliorare l'articolo 6 – ha spiegato – secondo cui la Libia è composta da tre circoscrizioni mentre la dichiarazione costituzionale parla di una sola circoscrizione”. Senza questo passaggio si rischiano ricorsi davanti “ai tribunali e alla corte costituzionale”.