Dall’Onu è arrivata una forte condanna nei confronti delle violenze commesse da Boko Haram in Nigeria. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, e il direttore esecutivo del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef), Anthony Lake, hanno definito “deplorevoli” gli attacchi portati termine la scorsa settimana nel nord dello Stato africano da parte del gruppo terroristico, nei quali sarebbero state uccise centinaia di persone. In una dichiarazione rilasciata dal suo portavoce a New York, Ban Ki-moon si è detto “allibito” per le notizie sui civili uccisi nei pressi della città di Baga vicino al confine con il Ciad.
“La situazione in Nigeria e nella regione rimane in cima alle priorità nell’agenda del segretario generale”, si legge nella nota. Condannando fermamente le violenze, Ban Ki-moon ha ribadito la disponibilità da parte del Palazzo di Vetro ad aiutare il governo nigeriano e quelli dei Paesi limitrofi a porre fine alle sofferenze della popolazione “con tutti i mezzi e le risorse disponibili”. Sabato scorso una bambina di 10 anni è stata utilizzata per far esplodere una bomba in un mercato a Maiduguri, sempre nello stato di Borno, uccidendo almeno 19 persone, mentre ieri almeno 4 morti e 25 feriti il bilancio provvisorio dell’attentato suicida che ha visto nuovamente protagoniste altre due bimbe di 10 anni.
“Le notizie provenienti dal nord della Nigeria devono scuotere la coscienza del mondo”, ha dichiarato dal canto suo Lake in un altro comunicato. “Le parole da sole non possono né esprimere il nostro sdegno, né alleviare l’agonia di tutti coloro che soffrono la violenza costante nel nord della Nigeria”, ha detto il direttore dell’Unicef. Nel frattempo un portavoce dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) ha reso noto che l’attacco avvenuto lo scorso 3 gennaio nella città di Baga – che secondo fonti non confermate avrebbe provocato la morte di 2 mila civili – ha costretto oltre 3.400 persone a fuggire nel vicino Ciad.