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L'Onu conferma l'embargo sulle armi per Somalia ed Eritrea

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Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha approvato l'estensione dell'embargo sulle armi contro Eritrea e Somalia. La risoluzione n. 2385 è passata con il voto favorevole di 11 rappresentanti su 15. In quattro hanno preferito asteneresi. 

Secondo quanto riferito da Sebastiano Cardi, ambasciatore italiano presso le Nazioni Unite, il Palazzo di Vetro con questa risoluzione si riserva di monitorare la condotta dei due governi nei prossimi mesi. La decisione del consiglio arriva a una settimana dalla richiesta di abolizione delle sanzioni, in particolare nei confronti dell'Eritrea, giunta da un gruppo di esperti. In un dossier particolareggiato questi ultimi sostenevano che non ci fossero prove del presunto sostegno da parte di Asmara nei confronti del gruppi jihadista di Al Shabaab, attivo in Somalia. 

Una risoluzione voluta dagli Stati Uniti ha portato all'imposizione di sanzioni contro l'Eritrea nel 2009. La ragione principale di queste misure fu proprio il presunto sostegno al gruppo terroristico da parte del governo. Asmara replicò, definendo le sanzioni come “inutili e ingiuste“. La Somalia, da parte sua, è stata raggiunta dalle misure restrittive nonostante sia il Paese più colpito dall'attività di Shabaab. Alcuni osservatori, fra l'altro, sostengono che l'embargo delle armi indebolisca le capacità di autodifesa dei due Paesi, impedendo loro di contrastare efficiaciemente gli insorti. 

L'intera regione del Corno d'Africa vive una situazione di radicata insicurezza. L'Etiopia, per far fronte alle frequenti ribellioni, ha chiesto aiuto all'Eritrea, dando, a sua volta, una mano ai vicini nella lotta contro Al Shabaab. 

Edith Driscoll: