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L’Isis minaccia l’Iran: “Conquisteremo la terra dei farsi e la restituiremo alla nazione sunnita”

Nonostante le recenti sconfitte in Iraq e Siria, lo Stato Islamico continua la sua “guerra santa” contro le potenze considerate nemiche, anche se si tratta di repubbliche islamiche come l’Iran. L’Isis ha infatti pubblicato ieri un video su uno dei molti siti di propaganda utilizzati dai miliziani nel quale minaccia di colpire il paese persiano e, in particolare, la sua guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei, per il ruolo che svolge contro il Califfato.

Il filmato, della durata di circa 36 minuti, è intitolato “La terra farsi: da ieri sino a oggi” ed è opera dei membri dello Stato islamico “della provincia di Diyala”, nel vicino Iraq. E’ il lingua farsi, ovvero in persiano, lingua ufficiale del Paese: si tratta di una rarità rispetto al tradizionale arabo o all’inglese usato normalmente dai jihadisti nei loro filmati.

Il miliziano ripreso dalla telecamera esordisce rivolgendosi direttamente al 78enne Ayatollah, Guida suprema dell’Iran dal 1989: “O Khamenei, persona maledetta che controlli il cosiddetto regime islamico dell’Iran, sappi per certo che presto verremo a distruggere la tua casa in questa maniera”, indicando al contempo con il dito le rovine alle proprie spalle. Il video accusa gli iraniani di aver perseguitato i sunniti nel corso dei secoli.

“Conquisteremo l’Iran e lo restituiremo alla nazione sunnita – prosegue il video – come era un tempo”. Lo Stato islamico considera infatti gli sciiti come eretici e apostati. L’Islam sciita (in arabo: “partito, fazione”) è il principale ramo minoritario dell’Islam e conta circa il 15% sul miliardo e mezzo di fedeli sparsi nel mondo.

Nel video sono visibili anche diverse esecuzioni sommarie di soldati mediante decapitazione: una delle vittime indossa un distintivo con l’immagine dell’imam Hussein, a testimonianza del fatto che è un combattente sciita.

L’Iran – una delle poche Nazioni a grande maggioranza sciita (oltre il 75% dei mussulmani è invece sunnita, come nel vicino Iraq) – è un importante alleato militare e finanziario della Siria e dell’Iraq nella guerra contro il Daesh (acronimo arabo di Isis). Teheran infatti, negli ultimi anni, ha inviato migliaia di soldati per combattere a fianco delle forze governative sia siriane sia irachene per la liberazione delle roccaforti jihadiste, ad Aleppo come a Mosul.

Il video jihadista si conclude contro un attacco al governo iraniano, reo di troppa tolleranza verso gli ebrei. “L’Iran ha lanciato i suoi slogan contro gli Stati Uniti e Israele – conclude il filmato – solo per ingannare i sunniti, mentre gli ebrei iraniani vivono al sicuro sotto la sua protezione, fornendo loro templi e chiese come avvenuto a Teheran e Isfahan”.

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