L’Iran “esaminerà accuratamente” la sentenza della Corte suprema Usa che ha ripristinato in parte il decreto del presidente Donald Trump sul divieto di ingresso per i cittadini di sei Paesi musulmani, tra cui l’Iran, e “adotterà le opportune contromisure“. Lo ha riferito il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Bahram Qasemi.
“È deplorevole che il governo americano ignori i principali responsabili degli atti terroristici, evidenti al mondo, fornendo un indirizzo sbagliato soltanto per perseguire i suoi obiettivi economici e commerciali di breve durata”, ha aggiunto Qasemi rimarcando che, “sebbene la maggioranza dei musulmani negli Stati Uniti, inclusi gli iraniani, siano pacifici, rispettosi della legge e contro estremismi e violenze, i governanti americani li trattano con diffidenza, insulti e umiliazione“.
Iran e Stati Uniti stanno vivendo una nuova fase di tensione dopo l’ascesa di Trump alla Casa Bianca. Washington e Teheran si stanno scontrando in particolare sulla crisi siriana. Secondo il ministro iraniano degli Esteri, Mohammad Javad Zarif, “la nuova pericolosa escalation della tensione in Siria da parte degli Stati Uniti, basata su falsi pretesti, servirà soltanto all’Isis proprio quando sta per essere spazzato via da siriani e iracheni“. Invece di perseguire “politiche che rafforzano i terroristi – ha aggiunto Zarif su Twitter – gli Stati Uniti dovrebbero aderire alla vera guerra contro di loro“.