Il presidente iraniano Hassan Rouhani, durante la recente Assemblea generale dell’Onu, ha chiesto un “fronte unito” contro gli estremismi in Medioriente e contro l’Isis in Iraq e Siria. Dal pulpito del Palazzo di Vetro di New York ha poi esortato “tutto il mondo, specialmente i governi dei Paesi della mia regione, a elaborare un piano di azione per creare un fronte comune contro gli estremismi e la violenza”. Sul recente accordo raggiunto con la Casa Bianca sul nucleare, ha dichiarato: “È stata una vittoria sulla guerra, dovrebbe aprire una nuova epoca per pace e stabilità. Potere agli elettori non alle armi. Israele non sia di ostacolo”.
Sulla crisi siriana, il presidente iraniano ha detto di essere pronto a discutere “un piano d’azione” per il futuro della regione, dopo che lo Stato islamico (Isis) sarà sconfitto. “Non è un problema ora per noi iniziare a tenere discussioni e colloqui in modo da determinare e raggiungere un nuovo piano d’azione dopo che i terroristi saranno scacciati da quel territorio”, ha spiegato Rouhani in un’intervista. “Ma – ha aggiunto – noi dobbiamo agire in unità e avere una formula che richieda la cacciata dei terroristi, immediatamente”.
L’Iran è con la Russia alleata del presidente siriano Bashar al Assad. Finora s’è tenuta fuori dagli sforzi diplomatici Onu per una soluzione politica. A margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Rouhani terrà un incontro bilaterale con il presidente russo Vladimir Putin proprio per parlare di Assad, ma anche di nucleare e trattati economici. La Russia è stata infatti tra le sei potenze mondiali che, nel luglio scorso, hanno raggiunto un accordo globale finale con l’Iran sul suo programma nucleare. L’accordo prevede la natura pacifica del programma nucleare di Teheran in cambio della graduale revoca delle sanzioni contro il Paese mediorientale. Inoltre, Russia e Iran cooperano da anni con successo in diversi ambiti, tra cui il commercio, l’energia e il partenariato tecnico-militare. Sabato scorso, l’amministratore delegato dell’Iran Aviation Industries Organization (IAIO) ha reso noto che Teheran ha firmato contratti per un valore di 21 miliardi di dollari con Mosca per l’acquisto di attrezzature satellitari, così come dei superjet Sukhoi.