E’ stato l’Iran a chiedere al segretario generale Ban Ki Moon di “fare il possibile” per porre fine all’intervento militare in Yemen guidato dalla coalizione araba. La notizia è stata annunciata dalla stampa ufficiale della Repubblica Islamica e viene specificato che a margine della conferenza internazionale che si è tenuta ieri a Kuwait City, il diplomatico di Teheran, Amir Abdollahian ha voluto incontrare personalmente il politico sud coreano delle Nazioni Unite.
Il vice ministro iraniano degli Esteri ha ribadito che la soluzione migliore per lo Yemen è quella di non permettere ai paesi stranieri di intervenire nel conflitto: “L’opzione militare è destinata al fallimento”.Intanto 25 dipendenti di uno stabilimento caseario di Hodaida sono morti in seguito all’esplosione dell’edificio. Le cause dell’incidente non sono ancora state accertate ma si teme che la struttura sia stata bombardata dai caccia della coalizione o dal lancio di un razzo di una caserman nelle vicinanze.
L’offensiva volta a fermare le forze sciite è stata chiamata “Decisive Storm”, per la quale l’Arabia ha schierato 100 aerei da guerra e oltre 1500 truppe da terra. Il conflitto che sta distruggendo lo Yemen è stato al centro dei discorsi del summit della Lega Araba riunito a Sharm el Sheikh il 29 marzo, durante il quale è stato unanimemente approvata l’idea di creare una forza militare congiunta, con l’obiettivo di combattere i ribelli Houthi sostenuti dall’Iran. Secondo i funzionari egiziani, saranno schierati circa 40mila soldati scelti sostenuti dall’aviazione e dalle navi da guerra.