Nuova esecuzione capitale in Pakistan. Due detenuti pachistani, condannati per terrorismo, sono stati impiccati nel carcere di Multan, città della provincia centrale di Punjab. Lo riferisce la tv locale Dawnnews Tv. Salgono così a nove le persone messe a morte dopo la decisione del premier Nawaz Sharif di revocare la moratoria sulle esecuzioni capitali per i condannati per terrorismo, seguita al massacro dell’11 dicembre compiuto dal movimento talebano Tehrek-e-Taliban Pakistan di 145 persone, per lo più bambini, nella Scuola pubblica militare di Peshawar.
Sia l’Onu che l’UE si erano appellati alle autorità pachistane affinché fermassero le impiccagioni. Secondo Amnesty International sono 8.000 le persone condannate a morte attualmente detenute nelle carceri pachistane; circa 500 sono le esecuzioni annunciate dal tribunale militare speciale che si occupa dei crimini legati al terrorismo, creato all’indomani della strage nella scuola militare. I terroristi in attesa del patibolo sono stati incarcerati per altri attentati antecedenti a quello di Peshawar. La loro esecuzione era stata sospesa perché Islamabad, pur non avendo mai accettato l’abolizione della pena capitale, aveva però adottato una moratoria dal 2008, sospesa dal premier il 17 settembre scorso. “Il Pakistan rispetta la comunità internazionale – aveva dichiarato per l’occasione un portavoce governativo Tasnim Aslam – ma il Paese sta attraversando circostanze straordinarie che richiedono misure straordinarie”.