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Lieberman chiede altre case per gli israeliani

Oltre 2.500 abitazioni nelle 30 colonie israeliane in Cisgiordania. Lo prevede il piano di cui il ministro della Difesa, Avigdor Lieberman, chiederà l'approvazione. 

Il piano

“I 2.500 nuovi alloggi che approveremo in un comitato di pianificazione la prossima settimana saranno costruiti immediatamente nel 2018“, ha riferito in una nota il ministro, aggiungendo che chiederà anche il via libera del comitato per la costruzione per altre 1.400 abitazioni che saranno realizzate in seguito. 

Golan

Sempre oggi il ministro israeliano dell'Intelligence, Ysrael Katz, ha riferito che in cima all'agenda dei colloqui con gli Stati uniti c'è il riconoscimento da parte di Washington dell'annessione unilaterale delle alture del Golan da parte dello Stato ebraico, contese con la Siria. “Questo è il momento perfetto per fare una tale mossa”, ha detto il ministro. “La risposta più dolorosa che si può dare agli iraniani è riconoscere la sovranità sul Golan di Israele”. La Casa Bianca non ha commentato le osservazioni di Katz, un membro chiave del governo del premier Benjamin Netanyahu. “Penso che ci sia una grande maturità e un'alta probabilità che questo accada”, ha aggiunto il ministro, secondo cui il riconoscimento potrebbe avvenire “entro qualche mese“. 

Adesione

La Palestina è intanto entrata a fare parte dei Paesi che aderiscono all'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac). L'Opac ha sede all'Aja e ha lo scopo di promuovere e verificare l'adesione alla Convenzione sulle armi chimiche del 1993 che ne proibisce l'uso e ne chiede la distruzione. Al Consiglio esecutivo dell'organizzazione appartengono 41 Paesi, nominati dalla Conferenza (principale corpo dell'organizzazione) con un mandato biennale. L'Opac non è un'agenzia delle Nazioni Unite ma collabora con l'onu sia politicamente che materialmente, grazie a un accordo firmato nel 2000. Tra gli ispettori ci sono esperti di armi chimiche, chimici, sanitari, tutti volontari. Le verifiche consistono sia nel valutare le dichiarazioni dei Paesi membri, sia in vere e proprie ispezioni. Dal 2010 è guidata dal diplomatico turco Ahmet Uzumcu, ex ambasciatore alla Nato, alle Nazioni Unite e in Israele.

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