La Camera dei rappresentanti libica “ha dato tempo” al premier designato Fayez al Sarraj fino all’inizio della prossima settimana islamica (“da sabato a martedì”) per “venire a Tobruk e presentare il programma di governo”. Lo ha reso noto con un tweet dell’emittente Libya 24 riferendosi alla fiducia che il parlamento libico deve dare alla lista di ministri presentata ieri. La notizia è stata confermata dal sito Alwasat secondo il quale Sarraj ha chiesto alla Camera di rimandare l’esame dell’esecutivo “fino alla settimana prossima”.
Intanto i politici fedeli al generale Khalifa Haftar, comandante dell’Esercito libico fedele al governo sostenuto dal parlamento in esilio a Tobruk, hanno fatto sapere di non voler riconoscere il nuovo esecutivo perché considerato troppo sbilanciato in favore dei Fratelli musulmani. Ali al Qatarani, esponente del Consiglio di presidenza considerato vicino ad Haftar, ha spiegato al quotidiano arabo “al Hayat”: “Non permetteremo l’esecuzione dell’agenda dei Fratelli musulmani e per questo non presenzierò alla nascita del nuovo governo”.
Il politico di Brega, nel Golfo della Sirte, ha lasciato i colloqui di Skhirat, in Marocco, senza apporre la sua firma sulla lista del nuovo governo “ristretto” formato da 13 ministri e cinque segretari di stato. Anche un altro vicepremier considerato vicino a Haftar, Omar al Aswad, ha deciso di non firmare la lista, sostenendo che “almeno tre ministri di questo governo devono rispondere dell’accusa di corruzione”.
Intanto il premier incaricato libico, Fayez al Sarraj, è arrivato oggi al Cairo, in Egitto, proveniente da Shkirat, in Marocco, per colloqui con alti funzionari egiziani e libici prima del voto di fiducia del parlamento in esilio a Tobruk, nell’est della Libia, sul nuovo governo. Lo riferisce il quotidiano filo-statale egiziano “al Ahram”, citando fonti governative del Cairo. Oltre agli alti funzionari egiziani, il premier libico incaricato dovrebbe incontrare anche figure libiche di lato livello per colloqui sul nuovo governo di unità nazionale.
Secondo quanto riferito ieri dal deputato libico Tareq al Jarushi, il voto di fiducia della Camera dei rappresentanti di Tobruk, riconosciuta a livello internazionale, avrebbe dovuto tenersi ieri, ma l’assenza di al Sarraj e i dubbi su alcuni nuovi ministri hanno rinviato la votazione a oggi. Un altro deputato libico, Mustafa Abu Shuqqur, aveva detto ieri che il voto dovrebbe tenersi entro lunedì prossimo, 22 febbraio. La presenza del premier al Cairo, così come alcune defezioni dell’ultimo momento, potrebbe far slittare ulteriormente la votazione ai prossimi giorni.