“Rassegnerò le mie dimissioni al Congresso”, così il primo ministro libico Abdallah Al Thinni ha annunciato le proprie dimissioni durante un’intervista all’emittente televisiva Lybia Channel. Il premier della Libia era a capo dell’unico governo riconosciuto dalla comunità internazionale e fino ad oggi aveva svolto il suo mandato, governando dalla città di Tobruk, una vittà dell’est, in quanto Tripoli è in mano ad un’amministrazione rivale non riconosciuta dai governi stranieri.
L’annuncio, a sorpresa delle dimissioni, è arrivato quando l’intervistatore a riportato a Thinni le critiche più diffuse riguardo alla mancanza di sicurezza, un Paese in preda alla violenza e due governi che creano ancora più confusione e il fatto che la Libia sia divenuto un punto nevralgico del traffico di migranti e profughi diretti in Europa. “Non c’è bisogno che la gente protesti contro di me – ha dichiarato Thinni – poiché io mi dimetto. Possono portare un nuovo primo ministro con poteri magici per risolvere tutti pi problemi”.
Ma la notizia delle dimissioni del primo ministro libico è stata prontamente smentita dal portavoce dello stesso governo, Hatem al-Arabi. Quest’ultimo ha spiegato che il premier in uno scatto d’ira, dovuto alle pressanti domande dell’intervistatore, ha solamente manifestato la sua “disponibilità generica” a dimettersi, semmai il popolo dovesse chiederlo. “Il premier non si è ufficialmente dimesso. ha detto durante un’intervista televisiva che si sarebbe dimesso se la piazza dovesse chiederlo. – ha dichiarato il portavoce – In ogni caso le dimissioni debbono essere presentate al parlamento che può accettarle o respingerle”.