Oltre 30 morti e una dozzina di feriti oggi in Libia dopo l’esplosione di un deposito di armi a Qaraboulli, a est di Tripoli. L’esplosione è avvenuta a seguito di pesanti scontri iniziati stamane tra le milizie di Misurata, che sostengono il governo Serraj, ed i residenti della città – posta a 60 km dalla capitale – in rappresaglia all’aggressione di un commerciante. Lo riporta Libya Observer, che cita testimoni locali.
Le violenze sarebbero iniziate quando uno dei combattenti di Misurata ha aggredito un commerciante che ha reagito uccidendo il militare. La brigata a cui apparteneva la vittima ha quindi attaccato l’abitazione del commerciante, che è riuscito a fuggire, dandola alle fiamme. Il gesto ha però scatenato la rabbia della gente che ha lanciato un assalto alle basi dei combattenti di Serraj.
Non ci sarebbero state vittime a causa degli scontri diretti, ma “quando i combattenti del posto hanno cominciato a passare al setaccio una delle basi, hanno dato alle fiamme un container, che era pieno di munizioni e fuochi d’artificio, innescando una forte esplosione che è stata sentita in tutta la città e che ha ucciso un gran parte dei combattenti locali dentro la base”, ha raccontato un testimone.
Sempre nella stessa giornata, a 240 km più ad est, l’aviazione libica ha lanciato alcuni volantini per invitare la popolazione a lasciare le aree degli scontri a Sirte, in vista della battaglia finale per liberare la città costiera dai jihadisti. “Vi stiamo liberando dall’Isis, la popolazione è invitata a lasciare le aree degli scontri a Sirte in vista della battaglia finale”, si legge nel foglio.