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Libia: ecco le 5 forze già in guerra contro al Baghdadi

La risposta dell’Egitto alla strage dei 21 cristiani copti uccisi in Libia è stata immediata: per ben tre volte nella giornata i caccia egiziani hanno centrato campi d’addestramento, luoghi di riunione ed arsenali jihadisti lungo il confine. Una mossa che scatenato l’ira del governo “parallelo” di Tripoli, che parla di un “pretesto” per favorire l’esecutivo laico di Tobruk riconosciuto dalla Comunità internazionale.

L’evidente frammentarietà politica del Paese sottolinea il caos in cui la Libia è precipitata dalla caduta del regime di Gheddafi generando la formazione di due parlamenti, centinaia di milizie armate di ogni estrazione riconducibili a 5 gruppi principali. Il territorio a ovest del Paese è controllato per la gran parte dal governo islamico della Tripolitania, non riconosciuto dalla comunità internazionale e guidato da Omar al Hassi. Sul versante opposto è schierato il governo “laico” di Abdullah al-Thani costituito lo scorso giugno dopo aver stabilito la sede a Tobruk, ai confini con l’Egitto e identificato dalla comunità internazionale. Nessuna delle due realtà riesce a tenere le redini della Libia favorendo così la formazione di milizie armate che imperversano come schegge impazzite in un quotidiano conflitto che ha l’obiettivo di guadagnare il controllo del Paese. In questa matassa ingarbugliata è possibile distinguere i 5 principali gruppi armati e organizzati.

Il primo è l’Esercito Nazionale Libico (Enl), a Tobruk è apertamente schierato contro il Governo di Tripoli e si tratta delle forze guidate da Khaifah Haftar, ex generale ai tempi di Gheddafi, il quale è riuscito a riunire introno a sè, principalmente miliziani anti-islamisti e quel che era rimasto dal vecchio esercito regolare: motivo per cui il suo viene percepito come un gruppo dalle mire restauratrici. A seguire il Consiglio Militare dei Rivoluzionari di Zintan che riunisce numerose milizie attive tra l’omonima città di Zintan e le montagne di Nafusa. Noto per aver catturato il figlio di Gheddafi nel 2011, questo gruppo si è alleato all’Enl.

Fajr Libia (Alba della LIbia) è un’alleanza di milizie islamiste nata il giugno scorso con l’avvio dell’operazione denominata “Liberazione di Tripoli” per la presa del controllo dell’aeroporto internazionale della capitale che era in mano alle milizie di Zintan. Oltre a numerosi gruppi alleati, la componente principale è costituita dai 40mila uomini dell’Unione dei Rivoluzionari di Misurata e dal loro potente armamentario a disposizione. Ansar al Sharia (Partigiani della Legge islamica) un esercito salafita formatosi nel 2012, favorevole alla guerra santa ha costituito due Califfati nella città di Derna e di Bengasi.

Infine vi è l’Irruzione Isis. La creazione di una enclave del Califfato in terra libica è opera dei militanti del Majis Shura Shabab al-Islam, il Consiglio della Shura per i Giovani dell’Islam, sotto la guida di un veterano del Califfato chiamato, Aby Nabil al Anbari: lo sceicco è stato inviato alcuni mesi fa dal califfo al Baghdadi. Oggi l’avanzata degli uomini di al-Baghdadi sembra inarrestabile: dopo aver conquistato Derna si sono insediati a Sirte, hanno fatto sventolare le loro bandiere nere nella capitale Tripoli e occupato Sabrata, città a nord ovest della Libia.

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