Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato all’unanimità una Risoluzione che contiene un appello all’unità per rafforzare le forze di sicurezza nazionali nella difesa della Libia dalla minaccia del terrorismo.
Il documento ufficiale incoraggia il governo di unità nazionale, guidato dal premier Fayez al Sarraj sotto l’egida dell’Onu, ma senza la fiducia dei Parlamenti di Tripoli e Tobruk, a stipulare intese nell’ambito della sicurezza, per portare una stabilità politica in Libia, “come passo cruciale per affrontare la situazione politica, di sicurezza, umanitaria,economica allo scopo di fronteggiare la minaccia del terrorismo”.
Da quando il leader Mu’ammar Gheddafi è stato ucciso, il 20 ottobre 2011, il Paese versa nella confusione, nella guerra civile e, soprattutto, è in mano agli jihaidsti dello Stato Islamico, In una, terribilmente profetica, intervista al quotidiano “Il Giornale”, l’ultima pubblicata in Italia, a firma di Fausto Biloslavo, il 15 marzo 2011, il rais aveva avvertito: “La scelta è tra me o al Qaeda. Il Mediterraneo diventerà un mare di caos”. E ancora: “Se al posto di un governo stabile, che garantisce sicurezza, prendono il controllo queste bande legate a Bin Laden, gli africani si muoveranno in massa verso l’Europa”. E pure: “Tutto il Nord Africa potrebbe trasformarsi in una sorta di Gaza”. Dietro la sua uccisione, si disse per mano dei ribelli, c’è l’ombra dei servizi francesi.