Sono passati solo tre giorni dal raid Usa nel quale avrebbe perso la vita il terrorista algerino Mokhtar Belmokhtar, nella zona di Agedabia e al Qaeda smentisce la notizia. Non è la prima volta che viene annunciata la morte del leader del gruppo di estremisti, e proprio per questo il Pentagono prudentemente si era rifiutato di confermare che nei suoi bombardamenti era stato colpito Belmokhtar.
La smentita è apparsa sul sito Usa Site che controlla le attività dei jihadisti sulla rete secondo i quali il vero obiettivo dei due F-15 statunitensi era un raduno di capi di al Qaeda in una sede del Consiglio dei mujahidin di Agedabia. Belmokhtar, era partito per l’Algeria, per unirsi alla jihad talebana, di ritorno in Nord Africa aveva approfittato della caduta del regime di Gheddafi per diventare uno dei più spietati terroristi in circolo.
Per i francesi era diventato “l’Imprendibile” proprio per la sua capacità di sfuggire alle operazioni delle forze di sicurezza, ma il suo nome diventa famoso in particolare per l’assalto al campo di gas naturale di Ain Amenas, a meno di 100 chilometri dalla Libia. Ottocento persone furono prese in ostaggio e 67 vennero uccise. L’uomo e’ una delle “menti” che gestisce il contrabbando nel nord-Africa. Il 43enne Belmokhtar è inoltre leader del gruppo al Murabitoun e considerato un esponente di Al Qaeda fedele al suo capo Ayman al-Zawahiri.