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Libia, 25mila profughi verso la Tunisia

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Venticinquemila persone potrebbero rifugiarsi dalla Libia in Tunisia, ha sottolineato il coordinatore in Tunisia delle attività dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), Naoufel Tounsi, in una serie di riunioni avute con rappresentanti del governo di Tunisi e dell'Organizzazione internazionale per le Migrazioni (Oim) per “aggiornare il piano di emergenza e controllare i meccanismi d'intervento alla luce degli sviluppi nel Paese”. Tounsi ha sottolineato che il piano di emergenza è stato stabilito nella prospettiva di un'eventuale escalation in Libia e della possibilità che 25mila persone possano rifugiarsi in Tunisia. Il piano prevede la collocazione di campi profughi ed il controllo della qualità degli aiuti che saranno forniti.

Nuovi pesanti scontri a Tripoli sud

Pesanti scontri sono scoppiati sulla linea del fronte nella parte sud di Tripoli che dal mese scorso contrappone le forze governative e quelle del generale Khalifa Haftar. L’Aviazione libica ha condotto raid contro le milizie di Haftar nella città montana di Garian la scorsa notte. Dal canto loro, riferisce il sito filo-governativo Libya Observer, le forze del generale hanno colpito “in maniera indiscriminata con razzi» la zona di Swani (sud-ovest della capitale)”. Il ministero dell'Interno del governo del premier Fayez al-Sarraj condanna un “bombardamento indiscriminato” contro una fabbrica di materiali plastici ad al-Karimiyah che ha causato “grandi danni materiali”. Secondo il dicastero, il bombardamento costituisce un crimine di guerra dato che ha colpito una struttura civile. Intanto Il capo del Governo libico di accordo nazionale, Fayez al-Serraj, è volato alla Mecca per partecipare ai il 14° vertice dell'Organizzazione di cooperazione islamica (Oic).

Le missioni italiane all’estero

La missione italiana più costosa è attualmente quella in Iraq per il contrasto al terrorismo: 235 milioni di euro la spesa, 1.100 i militari presenti. Segue l'Afghanistan con 159 milioni di euro per la partecipazione a Resolute Support della Nato (il contingente è di 800 unità). Ci sono poi le missioni in Libia (49 milioni di euro per 400 militari) e Niger (48,5 milioni di euro per 290 militari). In Libia, secondo la Farnesina, la situazione è di estrema difficoltà, probabilmente l'azione necessita di una pazienza notevole, ma soprattutto di una collaborazione internazionale più vasta, occorre in particolare un impegno molto più attivo e visibile dell'Unione europea”.

Il sostegno Usa all’Italia

Sulla Libia “continuiamo a percepire il sostegno degli Stati Uniti”, ha dichiarato il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, nell'audizione al Senato davanti alle Commissioni congiunte terza e quarta, con la ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, sulle missioni internazionali. Il capo della Farnesina, che ha invitato l'Ue a un intervento più corale, ha anche sottolineato che con la Francia “stiamo operando in maniera visibilmente più concorde”, ricordando le dichiarazioni congiunte fatte con l'omologo francese. “La miscela come sempre è di cooperazione e competizione, perciò è importante evitare le evidenti contrapposizioni”, ha aggiunto il responsabile degli Esteri.

Giacomo Galeazzi: