Almeno 14 persone sono morte negli scontri di ieri tra le milizie jihadiste di Ansar al Sharia e le forze filogovernative libiche a Bengasi, nell’est del Paese. A riferirlo sono state fonti militari libiche. Sempre ieri un razzo è caduto su una panetteria della città, uccidendo due lavoratori egiziani e ferendone altri quattro.
Il parlamento libico ha dichiarato Bengasi “città disastrata” a causa del terrorismo e degli atti di sabotaggio che hanno distrutto tutti i beni pubblici e privati. La notizia si apprende da un comunicato diffuso dal parlamento autoesiliato a Tobruk: “La situazione di Bengasi con l’inevitabile conflitto tra le forze dell’esercito nazionale e il popolo da una parte e i gruppi armati dall’altra, hanno spinto la Camera dei rappresentanti a prendere diverse misure, tra cui dichiarare Bengasi città disastrata”.
Scontri a fuoco si sono verificati anche all’aeroporto di Mitiga (Tripoli): due guardie sono morte negli a seguito dell’ingresso est dello scalo. Il sottosegretario ai Trasporti libico, Abdel Hakim Ahmed el Showeidi, ha annunciato la sospensione dei voli e la chiusura dell’aeroporto fino alle 16. Mitiga è l’unico scalo della capitale libica ancora in uso dopo la chiusura di quello internazionale di Tripoli, teatro di durissimi scontri lo scorso agosto.