Le forze democratiche siriane a guida curda, alleate degli Usa, hanno preso il controllo del principale campo petrolifero siriano che era in mano all’Isis. Con “una rapida e vasta operazione militare e con il supporto aereo americano”, il campo petrolifero di Al-Omar è stato liberato, hanno annunciato le Syrian democratic forces, reduci dalla vittoria di Raqqa.
La battaglia per il petrolio
I guerriglieri curdi hanno anticipato le forze governative e preso possesso dei pozzi sulla riva sinistra dell’Eufrate. Invece, l’esercito di Bashar Al-Assad è impegnato nella lotta contro i miliziani del sedicente Stato Islamico sulla riva destra. In base a quanto riferito dall’Osservatorio Siriano per i diritti umani, i jihadisti hanno lanciato ieri una controffensiva contro l’esercito sirianoa Zeiban e Jasham, così come a Al Mayadin, obbligando alla ritirata delle truppe governative. Approfittando della situazione, le Fsd hanno lanciato un attacco e occupato il campo di greggio.
Il giacimento di Al-Omar
Il campo petrolifero di Al-Omar ha una potenzialità di 100 mila barili di greggio al giorno ed era l’ultimo importante ancora in mano allo Stato Islamico. La riconquista dei pozzi è stata possibile anche grazie ai raid aerei e alle forze speciali americane. L’aviazione russa, invece, è ancora impegnata a sostenere i governativi nell’assedio dei quartieri ancora in mano all’Isis a Deir ez-Zouz, Mayadin e nelll’avanzata verso Al Bukamal.