Da Pallone d’oro a capo di Stato. Per George Weah l’elezione a presidente della Liberia è sempre più vicina. Secondo i risultati parziali diffusi dalla Commissione elettorale nazionale (Nec) l’ex centravanti di Psg e Milan risulta infatti vincitore in 14 delle 15 circoscrizioni elettorali, mentre il vice presidente liberiano Joseph Boakaiè in testa nella sua contea natale, Lofa.
Le operazioni di spoglio non sono però ancora terminate. I partiti rivali hanno denunciato frodi e manomissioni di voto, ma per ora non ci sono riscontri ufficiali di irregolarità. Il presidente della Commissione elettorale Jerome Korkoya ha avvertito che i primi risultati diffusi rappresentavano una piccola parte del voto totale. La commissione elettorale si è detta pronta ad ascoltare denunce ufficiali, ma il conteggio dei voti continuerà, ha dichiarato il portavoce Henry Boyd Flomo.
“La costituzione ci dà il mandato a tenere elezioni e a dichiarare i risultati in 15 giorni“, ha detto Flomo aggiungendo di non poter confermare l’accusa di manomissione dei voti, ma riconoscendo che molti elettori hanno trovato difficoltàa trovare la loro stazione di voto. Il Carter Center, che ha osservato le elezioni, ha lodato i liberiani “per l’atmosfera calma e pacifica” in cui si sono svolte le operazioni di voto. Ha rilevato difficoltà dovute alle lunghe code e alla gestione degli elenchi di elettori, ma ha affermato di non poteva dare una valutazione finale finché lo spoglio delle schede non sarà ultimato. “Non importa l’esito di queste elezioni, porterà ad un trasferimento di potere da un governo eletto democraticamente ad un altro per la prima volta nella vita di molti liberiani”, ha detto.
Un candidato presidenziale deve ottenere più del 50 per cento dei voti per evitare un secondo turno. I liberiani stanno scegliendo un successore per Ellen Johnson Sirleaf, la prima donna capo di Stato in Africa che ha guidato la Liberia uscita dalla guerra civile e dalla devastante epidemia di Ebola. Weah – che nel 1995 venne acquistato dal Milan per 11 miliardi di lire – si era già candidato nelle precedenti presidenziali risultando però perdente proprio nei confronti di Sirleaf.