Raccolta di fondi illegale, appropriazione indebita per 650mila dollari e un processo che potrebbe costarle l’ergastolo. La 69enne Khaleda Zia, ex premier del Bangladesh e leader del partito d’opposizione Nationalist Party, da ieri, è per l’ennesima volta sotto processo presso la Corte anticorruzione del tribunale di Dacca. Fonti della stampa locale affermano che il giudice ha respinto la richiesta di rinvio del processo, già avvenuto altre volte in passato. La donna, per motivi di sicurezza, durante il giudizio non si è presentata in aula.
Non è la prima volta che l’ex primo ministro bengalese finisce nel mirino dei giudici: nel 2007, infatti, era stata arrestata con l’accusa di corruzione – assieme alle due figlie – durante un’indagine condotta dalle autorità governative del Paese, per poi essere rilasciata dopo un anno. Khaleda, che ha alle sue spalle due mandati da capo del governo, è leader del partito nazionalista del Bangladesh, una delle due coalizioni più importanti del Paese.