L’Eurogruppo torna a bacchettare la Grecia, frenando sulla questione del debito in vista della riunione che si svolgerà in giornata. Infatti, la lista delle riforme che Atene ha inviato all’Ue per l’incontro è “lontana dall’essere completa”, e per essere attuata richiederà “tempi lunghi”, dice Jeroen Dijsselbloem, secondo quanto riporta Bloomberg. Il presidente sottolinea inoltre che nessuna tranche di aiuti verrà versata alla Grecia nel mese di marzo.
Ha cercato di correre al riparo il primo ministro greco Alexis Tsipras alla vigilia del vertice sulla crisi del suo Paese che si terrà a Bruxelles, telefonando al numero uno della Bce Mario Draghi e al presidente francese Francois Hollande. A Draghi, sempre quanto riporta Bloomberg che cita funzionari del governo di Atene, il leader di Syriza avrebbe confermato il rispetto per l’indipendenza dell’Eurotower, raccomandandosi che questa non crolli sotto le pressioni politiche. Al collega francese invece, avrebbe confermato la volontà di incontrarsi presto a Parigi per un confronto.
In crisi anche il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, il quale ha rilasciato in un’intervista delle dichiarazioni riguardo ad un referendum. Ci tiene però a precisare che intendeva una chiamata al voto degli elettori “sulle misure da adottare per uscire dalla crisi”, non per uscire dall’euro, secondo quanto precisano fonti del governo di Atene. Questa ipotesi, riferisce un portavoce di Atene, non è uno “scenario di base”, e anzi viene definita un’ipotesi “sfortunata”, perché significherebbe che i negoziati con i creditori sono falliti, cosa che sicuramente l’esecutivo greco non si augura. Non si fanno illusioni però riguardo al via libera della tranche di aiuti, che Atene non si aspetta affatto nell’incontro odierno dell’Eurogruppo.