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L'Eta chiede perdono alle vittime degli attentati

Con uno storico comunicato l'Eta, organizzazione separatista basca, ha chiesto perdono alle vittime riconoscendo il dolore causato dalle sue azioni terroristiche passate e  ammettendo la sua “responsabilità diretta” nella “grave sofferenza” patita dalla società basca.

La nota

Il gruppo indipendentista ha rilasciato una nota attraverso i quotidiani Gara e Berria in cui chiede “perdono” in maniera specifica alle vittime “che non avevano un coinvolgimento diretto nel conflitto“. L'Eta ammette che negli ultimi decenni la società basca ha subito “sofferenza eccessiva” con “morti, feriti, persone torturate, rapiti o costretti a fuggire all'estero” e riconosce di aver avuto una “responsabilità diretta” e che “nulla di tutto questo avrebbe mai dovuto verificarsi o si sarebbe dovuto prolungare nel tempo“.

Riconciliazione

Con un linguaggio diverso dai tradizionali comunicati e a 15 giorni dall'annunciata dissoluzione definitiva, l'Eta manifesta “l'impegno definitivo a superare le conseguenze del conflitto e affinché non si ripeta“. “Vorremmo che tutto questo non fosse accaduto”, scrive l'organizzazione, che chiede “la riconciliazione“. “Siamo consapevoli che in questo lungo periodo di lotta armata abbiamo causato molto dolore, tra cui molti danni che non hanno soluzione. Vogliamo mostrare rispetto per i morti, i feriti e le vittime causate dalle azioni dell'Eta” che si dice “veramente dispiaciuta“.

Verso lo scioglimento

Il gruppo terroristico ha in programma il 5 maggio un evento in Francia per la sua dissoluzione finale. Secondo la radio pubblica basca, Radio Euskadi, prima di questo annuncio si terrà una cerimonia nei Paesi Baschi francesi, probabilmente a Bayonne, con la partecipazione di diverse personalità politiche, sindacali e agenti sociali e la partecipazione di personalità internazionali. Il prossimo lunedì è prevista una conferenza stampa a cui parteciperà il cosiddetto Gruppo Internazionale di Contatto (Gic), forse con Raymon Kendall, ex segretario dell'Interpol, como protagonista, e le organizzazioni basche Bake Bidean e Foro Social. In un'intervista a Radio Euskadi, il membro israeliano del Gic Alberto Spektorowski ha detto che i termini che l'organizzazione terroristica utilizzerà per annunciare la sua dissoluzione saranno “chiari”. 

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