Il segretario generale della Lega Araba Nabil al-Arabi nel corso di una visita a Baghdad, ha fatto sapere che i membri dell’organizzazione vorrebbero “difendere tutti i Paesi contro l’avanzata dello Stato islamico della Siria e dell’Iraq”. Parlando nel corso di una conferenza stampa convocata in occasione dell’arrivo di una delegazione della Lega araba, con i ministri degli esteri di Kuwait e Mauritania, al-Arabi ha detto che i Paesi arabi stanno unendo gli sforzi per fermare il flusso di sostenitori dell’Isis che attraversano la regione per unirsi al gruppo e ha invitato a una campagna di ampio respiro contro di loro. “Il confronto militare – ha sottolineato – è solo una parte della lotta contro il terrorismo e l’ideologia estremista” e ha aggiunto che essa deve includere anche “un’opposizione teologica, intellettuale ed economica globale”.
Da parte sua il ministro degli esteri iracheno Ibrahim Al-Jaafari, intervenendo all’incontro, ha dichiarato che il suo Paese accoglie con favore l’aiuto della Lega araba, ma che “non ha chiesto e non ha intenzione di chiedere” l’intervento di truppe degli Stati arabi o di altri sul suo territorio, nell’ambito della lotta contro l’Isis. I ministri degli esteri del Kuwait, Sheikh Sabah Al-Khalid Al Sabah, e della Mauritania, Ahmed Ould Teguedi, Jaafari, hanno confermato che Baghdad “è pronta a ricevere tutti i tipi di aiuto, tranne la presenze di truppe straniere nel suo territorio”. L’Iraq ha ribadito in più di un’occasione la necessità di altre forme di aiuto, compresa la fornitura di armi e l’assistenza strategica di intelligence.