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Leadership Tory, Trump punta su Johnson

Brexit, Theresa May e Boris Johnson, addirittura Meghan Markle: c'è dentro un po' di tutto nell'intervista che il presidente americano, Donald Trump, ha rilasciato al quotidiano britannico “The Sun”. Un colloquio che arriva a poche ore dalla visita ufficiale nel Regno Unito dove, ad attenderlo, ci sarà una Theresa May ormai fuori dai giochi e, soprattutto, una schiera di candidati, veri o possibili, che scalpita sotto il malfermo pedistallo della premier uscente, pronti a raccoglierne l'eredità non solo a Downing Street ma anche (e soprattutto) alla guida dei Tory, in vista di probabili elezioni. Ma l'ingarbugliata situazione politica britannica preoccupa Trump fino a un certo punto: il Tycoon, la sua idea sulla Brexit se l'era già fatta da un pezzo, senza far mistero della sua contrarietà a quella che era stata la linea guida applicata da Theresa May, criticando la sua scelta di “dare tutte le carte all'Unione europea”. Una circostanza che, secondo il presidente, sarebbe costata l'intero negoziato.

Una “scelta eccellente”

Ma il punto focale per Trump è un altro: in un momento estremamente fervente per il Partito conservatore, peraltro in una fase di forte instabilità anche per l'opposizione laburista, il presidente degli Stati Uniti piazza un inaspettato (in parte) endorsement per Boris Johnson, non solo come guida dei Tory ma anche come futuro premier del Regno Unito. Per Trump, Johnson sarebbe “una scelta eccellente” in quanto “persona di grande talento”, non nascondendo di aver prestato un'attenzione particolare al novero dei candidati a prendere il posto di Theresa May e dicendosi convinto, tirate le somme, che l'ex sindaco di Londra ed ex ministro degli Esteri del governo uscente “potrebbe fare un ottimo lavoro”. Non solo attenzione però: secondo quanto riferito da lui stesso al quotidiano britannico, diversi leader Tories avrebbero cercato il suo sostegno e lui, restando nel vago, ha affermato che “potrebbe aiutare chiunque”.

Occhi sul Regno Unito

Non è chiaro, al momento, né chi abbia avanzato tali richieste né chi potrebbe beneficiare da un eventuale intervento di Trump. Fatto sta che la partita della successione Tory sembra stuzzicare l'interesse del Tycoon che, in un contesto di poca chiarezza su quale sarà la strategia da seguire per chiudere la vicenda Brexit e impostare una nuova leadership nazionale magari scongiurando la possibilità di elezioni, si sbilancia nell'indicare un suo favorito, uno dei brexiteers più agguerriti, nonché sostenitore della linea hard al punto da rompere anche con la premier: “L'ho studiata davvero molto – ha detto riferendosi alla corsa per il dopo May -, conosco i diversi giocatori, ma penso che Boris avrebbe fatto un ottimo lavoro, penso che sarebbe stato eccellente, mi piace, mi è sempre piaciuto. Non so che verrà scelto, ma penso che sia un bravissimo ragazzo”. Sarà interessante capire se e quanto peso avrà lo schieramento di Trump.

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