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Lavrov: “Via i diplomatici britannici”

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Mosca prepara la risposta alla dura presa di posizione di Theresa May sul caso legato all'avvelenamento dell'ex spia del Kgb Serghei Skripal (doppiogiochista a favore del Regno Unito). Per prima cosa la Russia “espellerà presto i diplomatici britannici” ha annunciato il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, replicando così all'allontanamento dei propri rappresentanti dal territorio della Gran Bretagna. “Ve lo prometto” ha assicurato Lavrov ai giornalisti.

Contromosse

Il ministro ha spiegato che la Russia renderà noti i dettagli della rappresaglia solo dopo averli comunicati al Regno Unito. “Siamo persone educate e come tali prima ci rivolgeremo prima ai nostri colleghi britannici”, ha detto, specificando che Mosca, “a differenza” che Londra, preferisce discutere la situazione attraverso i canali interni e solo successivamente portare la questione all'attenzione pubblica. “Così si comportano i gentleman, ma ce ne sono sempre meno”, ha dichiarato il ministro con ironia, parlando a un forum giovanile nella capitale russa. 

La decisione

L'ultima parola sulle contromisure, in ogni caso, spetterà a Vladmir Putin. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha sottolineato che il presidente “senza dubbio sceglierà l'opzione, che meglio corrisponde agli interessi della Federazione russa“. Putin finora ha commentato solo di sfuggita la situazione sviluppatasi tra i due Paesi in seguito all'avvelenamento di Skripal in Gran Bretagna. Alla Bbc pochi giorni fa aveva detto: “Chiarite cosa è successo da voi e poi ne parliamo”. 

Pericolo?

L'aggravarsi della crisi diplomatica fa temere possibili escalation. “Non so valutare il grado esatto di pericolo della situazione tra Russia e Gran Bretagna e forse non è questo il punto, ma sicuramente le azioni di Londra sono estremamente pericolose” ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, nel suo briefing con la stampa a Mosca. “Quando il leader di una potenza nucleare si presenta davanti al Parlamento e accusa, senza prove, un altro stato di aggressione nei suoi confronti e dà un ultimatum di 24 ore, si comporta in modo pericoloso”, ha dichiarato Zakharova, che ha tacciato di “irresponsabilità” e “populismo” il governo britannico. 

Telefonata

Il caso Skripal è stato al centro di una telefonata fra Theresa May ed Emmanuel Macron, durante la quale il presidente francese ha sostenuto la linea adottata da Londra. L'Eliseo conviene che “non c'è altra spiegazione plausibile” per quanto avvenuto a Skripal. “Dall'inizio della settimana, la Gran Bretagna ha tenuto la Francia costantemente informata delle prove raccolte dagli investigatori e degli elementi che dimostrano la responsabilità russa nell'attacco”, ha ricordato la presidenza francese, sottolineando che “la Francia condivide l'affermazione britannica che non ci sia altra spiegazione plausibile e rinnova la sua solidarietà al suo alleato“. “Macron e May hanno convenuto sull'importanza dell'unita' europea e transatlantica nella risposta a questo avvenimento” e “resteranno in stretto contatto nei prossimi giorni”. 

 

 

Edith Driscoll: