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Lavrov: “Londra ci mette contro anche Bruxelles”

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La Gran Bretagna “sta cercando freneticamente di costringere gli alleati a prendere misure conflittuali” contro Mosca. La linea è “di rendere la crisi con la Russia la più profonda possibile“. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, commentando la decisione di Bruxelles di richiamare il proprio ambasciatore da Mosca per consultazioni sul caso Skripal. Il ministro ha ribadito che le azioni di Londra – che accusa Mosca dell'avvelenamento della ex spia russa a Salisbury – sono una “provocazione“, senza fondamento, che porta verso un punto morto le relazioni bilaterali. 

Rammarico

Il Cremlino si è detto “rammaricato” della decisione adottata dall'Unione europea. “Siamo dispiaciuti dal fatto che ancora una volta, si siano prese tali decisioni ed emessi tali giudizi, usando la formula 'con alta probabilità'”, ha detto alla stampa il portavoce Dmitri Peskov, ribadendo che Mosca “non ha nulla a che fare” con il caso Skripal.

L'ambasciatore

Sulla vicenda è intervenuto anche l'ambasciatore russo in Italia, Serghei Razov, durante il IV seminario italo russo, organizzato a Napoli dall'associazione Conoscere Eurasia. “ll comportamento della Gran Bretagna rappresenta un'inaccettabile provocazione contro i rapporti bilaterali tra i due Paesi, ma anche con l'Europa” ha affermato. “Non esiste nessun fatto e nessuna prova – ha aggiunto – C'è la presunzione di innocenza e, finché non si prova la violazione, non è prevista alcuna responsabilità”. Mentre gli esperti ritengono che il caso terrà banco per mesi, ha osservato Razov, “senza attendere gli esiti, i colleghi inglesi hanno già individuato il colpevole. Questo è inaccettabile”. Guardando alle presidenziali che hanno portato alla conferma di Putin, l'ambasciatore russo a Roma ha spiegato che il risultato non sia una sorpresa e sottolinea come “la campagna di pressione che alcuni Paesi hanno organizzato contro la Russia abbia sortito il risultato opposto, ovvero il consolidamento della nazione intorno al proprio leader”.

Luana Pollini: