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L'ambasciatrice Nikki Haley si è dimessa

Sarebbe andata direttamente da Donald Trump a rassegnare le proprie dimissioni dall'incarico di ambasciatrice degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite. Riportano così i media americani, parlando dell'addio di Nikki Haley al ruolo che aveva ricoperto dal 27 gennaio 2017 e che, negli ultimi mesi, l'aveva vista più volte protagonista durante i vari consigli dell'Onu, soprattutto nei giorni dell'escalation missilistica della Corea del Nord. Secondo fonti vicine all'ambasciatrice, citate dalle più importanti agenzie a stelle e strisce, il presidente non avrebbe posto obiezioni alle sue dimissioni, accettandole senza riserve. Personalità estremamente autorevole, nota per le sue controversie sia con il presidente Trump che (soprattutto) con l'ex segretario di Stato Rex Tillerson, pare che quando le fu proposto il ruolo alle Nazioni Unite precisò che, da donna della politica, avrebbe accettato mantenendo la possibilità di rientrare nel processo decisionale del Paese lei, ex governatore della Carolina del Sud (2011-2017) e membro della Camera dei rappresentanti del medesimo Stato fra il 2005 e il 2011.

Haley: “Farò campagna per Trump”

Come ultimo atto, Nikki Haley affiancherà il presidente Donald Trump in quello che lo stesso Tycoon ha descritto come “un grande annuncio” che avrà luogo nelle prossime ore all'interno dello Studio Ovale: “L'ambasciatrice lascerà alla fine dell'anno – ha detto l'inquilino della Casa Bianca in conferenza stampa – troveremo un sostituto nelle prossime due-tre settimane”. Per quanto riguarda il suo futuro, non è ancora certo quale incarico ricoprirà ora che ha lasciato il Palazzo dell'Onu: di sicuro non correrà alle presidenziali del 2020, assestando un colpo da k.o. a quanti sostenevano da tempo una sua probabile candidatura come rappresentante del Gop. Anzi, Haley ha annunciato che “farà campagna per Trump” con il quale, ha spiegato, “è stato un onore poter lavorare”.

Futuro incerto

Certamente, le sue dimissioni hanno spiazzato un po' tutti, stampa e politica, poiché, nonostante qualche divergenza non sia mancata (a partire dalle posizioni sulla Russia, piuttosto radicali, o dalla vicenda Charlottesville, su cui l'ambasciatrice criticò aspramente la linea morbida del presidente), Nikki Haley è sempre stata considerata una pedina fondamentale nell'entourage scelto da Trump, praticamente l'unica a non essere licenziata o indotta ad andarsene ma chiudendo la questione con un accordo direttamente col presidente. Amici come prima dunque, in attesa di capire cosa farà da grande.

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