Via all'udienza al Congresso per Peter Strzok, l'agente dell'Fbi sul quale grava la pesante accusa di pregiudizio, riscontrata dai giudici in alcuni messaggi anti-Trump rivelati pubblicamente lo scorso aprile. Un dibattimento particolarmente caldo, arrivato esattamente un mese dopo l'interrogatorio fiume effettuato da Strzok ai commissari di Capitol Hill lo scorso giugno. Accuse, quelle a suo carico, che hanno contribuito a rendere il caso Strzok e della suo collega, nonché amante, l'ex avvocato Fbi Lisa Page, un simbolo di ciò che il presidente Donald Trump e i suoi sostenitori affermano essere un diffuso pregiudizio contro il presidente. Il riferimento è al team del superprocuratore Robert Muller e il contesto è quello del Russiagate, indagine alla quale Strzok stava lavorando.
Sotto attacco
“Voglio essere chiaro, inequivocabilmente e sotto giuramento – ha detto Strzok in fase di risposta, citato dal 'Nyt' -: non una volta, nei miei 26 anni di difesa della mia nazione, le mie opinioni personali hanno influenzato le azioni ufficiali che ho intrapreso”. Per i Repubblicani, quei messaggi rappresentano una prova inconfutabile dell'antitrumpismo dilagante nell'Fbi. E, nel corso dell'udienza, l'agente ha dovuto difendersi dagli attacchi frontali dell'ala del Grand Old Party del Congresso, da dove piovevano accuse di pregiudizio ma anche di menzogna e cattiva condotta morale nei confronti dell'avvocato Page. Qualche ammonizione Strzok l'ha ricevuta anche dai Dem i quali, però, hanno analizzato la spaccatura creatasi con Fbi e Dipartimento di Giustizia affermando che i Repubblicani, intenti a sferrare il loro attacco a difesa di Trump, hanno ignorato un attacco straniero ostile alla democrazia.
“Capisco che viviamo in un'era politica in cui insulti e insinuazioni spesso soffocano onestà e integrità – ha detto ancora Strzok riportato dal 'Nyt' -. Ho il massimo rispetto per il ruolo di supervisione del Congresso ma credo davvero che l'udienza di oggi sia solo un'altra vittoria nella cintura di Putin e un'altra pietra miliare nella campagna dei nostri nemici per strappare l'America a parte. Come qualcuno che ama questo Paese e ha a cuore i suoi ideali, è profondamente doloroso guardare e persino peggio giocare un ruolo”.