Per iniziare una radicale offensiva contro lo Stato Islamico in Siria, la Turchia attende l’arrivo degli aerei da combattimento americani presso la base di incirlik, nel sud del Paese. A diffondere la notizia al quotidiano Hurriyet sarebbe stato un ufficiale turco che ha chiesto di rimanere nell’anonimato, spiegando che in base alle direttive del primo ministro Davutoglu, le forze armate di Ankara si stanno preparando a operazioni congiunte con le forze statunitensi contro l’Isis. ”Quando loro sono pronti, noi siamo pronti”, ha detto.
Sembra che Erdogan per facilitare l’attacco abbia deciso di mettere a disposizione anche altri basi, comprese Diyarbakir e Batman in prossimità delle frontiere siriane e irachene. La Turchia prenderà attivamente parte ai raid con l’uso di caccia F-16, ma anche con aerei da rifornimento ed elicotteri.
In base all’accordo stabilito il 22 luglio tra il presidente americano Obama e il leader di Ankara, l’operazione congiunta non si limiterà a colpire bersagli del Califfato sul campo, ma prevede anche la creazione di una zona “cuscinetto” al confine con la Turchia.
In questo territorio di quasi cento chilometri di larghezza, presso le province di Kilis e Gaziantep, da Azaz a ovest a Cerablus a est, i jet turchi ripuliranno l’area dalle forze dello Stato Islamico, grazie anche a un esercito di cinquemila uomini, in gran parte turkmeni che vivono in Siria. Questa zona potrebbe essere usata per regolare il traffico di rifugiati dentro e fuori la Turchia riducendo così il rischio di combattimenti tra terroristi stranieri infiltrati.