La Svezia riconoscerà lo Stato di Palestina: come già preannunciato dal governo, il Paese è pronto ad avviare le pratiche ufficiali. A confermarlo è stato il ministro degli Esteri, Margot Wallstrom. “Il riconoscimento – ha spiegato il ministro – è un contributo ad un futuro migliore per una regione che per troppo a lungo è stata caratterizzata da negoziati congelati, distruzione frustrazione”.
Il riconoscimento ufficiale dovrebbe concludersi entro un paio di giorni: il capo della diplomazia svedese ha spiegato che l’obiettivo è sostenere i palestinesi moderati rendendo il loro status più simile a quello di Israele nei negoziati di pace. Fra i Paesi europei nessuno ha finora seguito l’esempio di Stoccolma ma Wallstrom si dice convinta che il gesto svedese aprirà la strada: “Speriamo che altri seguiranno il nostro esempio. Qualcuno dice che è un passo prematuro: secondo noi, invece, è tardivo”.
L’Assemblea generale Onu riconobbe il 29 novembre 2012 alla Palestina lo status di osservatore permanente come Stato non membro, equivalente a quello del Vaticano. Finora solo il Parlamento britannico, con una risoluzione non vincolante e quindi pura espressione di intenti, ha riconosciuto lo Stato palestinese. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha definito il riconoscimento della Palestina una decisione “deplorevole”. Un plauso quasi scontato arriva invece dal portavoce del presidente palestinese Abu Mazen: “Diamo il benvenuto alla decisione della Svezia – ha detto Nabil Abu Rudeina – questa è per noi una decisione coraggiosa e storica.