Il neo presidente ucraino, Volodymyr Zelenskij, ĆØ entrato in carica da una sola settimana dopo un rimarchevole discorso tenuto alla Rada nel quale sembra voler, almeno a parole, dare inizio ad una nuova pagina della storia del Paese martoriato da cinque anni di guerra civile.
Prima apparizione
Nella giornata di martedƬ Zelenskij ha fatto la sua prima pubblica comparsa visitando le postazioni dellāesercito ucraino sul fronte, proprio a confine con le autoproclamate repubbliche di Doneck e Lugansk, lanciando cosƬ un segnale forte al Paese: il cessare il fuoco sembra essere davvero una delle prioritĆ dellāex comico salito al potere dopo aver sbaragliato alle elezioni lāex Petro PoroÅ”enko. Zelenskij, in elmetto e gilet tattico, ha conversato con diversi soldati sulle condizioni di vita al fronte e sulla soliditĆ delle agevolazioni sociali di cui godono. Intervistato, ha ammesso che le condizioni dellāesercito devono assolutamente mantenere degli standard accettabili, mentre sul futuro delle trattative il neo eletto ha giĆ annunciato che non accetterĆ mai di risolvere il conflitto del Donbass sedendo al tavolo con il solo Putin, ma coinvolgendo la comunitĆ internazionale. Durante il discorso di insediamento, Zelenskij si era rivolto ai cittadini delle regioni orientali parlando in russo e affermando che non esistono ucraini ālegali o illegaliā, richiamando il Paese alla tanto agognata unitĆ .
OpportunitĆ Ā
Stando a quanto pubblicato dal portale russo Gazeta.ru, sullāargomento ĆØ stato intervistato anche il primo presidente dellāUcraina salito al potere a Kiev nel 1991, Leonid KravÄuk, il quale si ĆØ detto molto fiducioso sulle possibilitĆ di pacificazione con Zelenskij al potere: āPer quanto riguarda il conflitto nel Donbass, Zelenskij non intrattiene ancora delle relazioni con la Russia cosƬ conflittuali al pari del suo predecessore. Davanti a lui vi ĆØ tutto da costruire, potrebbe riformulare le relazioni non sulla base degli eventi passati, sugli screzi, sui quesiti insoluti o sugli accordi di Minsk, ma semplicemente basandosi su qualcosa di nuovoā. Ma vi ĆØ anche unāaltra condizione assolutamente necessaria, ha aggiunto KravÄuk: āIl Cremlino deve riconoscere Zelenskij come effettivo presidente. Altrimenti si potrĆ giĆ smettere di parlare di pacificazione nel Donbass.ā