La Serbia ha chiesto ufficialmente alla Svizzera l’estradizione dell’ex comandante delle truppe musulmane a Srebrenica Naser Oric, arrestato dalle forze di polizia elvetiche il 10 giugno nei pressi di Ginevra dove si trovava per celebrare il 20esimo anniversario del massacro di Srebrenica. Il provvedimento era stato eseguito su mandato emesso lo scorso anno dalla magistratura serba.
Il 48enne Oric è sospettato di essere responsabile di crimini di guerra, in particolare della strage di nove serbi avvenuta nel 1992 nelle località bosniache di Zalazje, Donji Potocari e Srebrenica. Il militare era già stato condannato nel 2006 in primo grado a due anni di carcere dal Tribunale penale Internazionale per i crimini nella ex Jugoslavia ma poi era stato assolto in secondo grado.
L’anniversario dell’eccidio del 1995 ha provocato malumori a Belgrado e la Serbia, insieme ai serbi bosniaci, ha duramente criticato la boza di risoluzione Onu sul massacro, preparata dalla rappresentanza britannica presso l’Onu, in quanto mancherebbero le vittime serbe e perché iltesto sarebbe poco oggettivo.