La festa dell’Unita Nazionale russa è stata voluta da Vladimir Putin per sostituire le celebrazioni della rivoluzione sovietica che cadevano il 7 novembre: Mosca è stata invasa da due grandi cortei, che hanno sfilato nelle vie di Tverskaya e nel quartiere periferico di Lyublino. Erano circa 2 mila i nazionalisti con croci celtiche e bandiere zariste nere, gialle e bianche. Gli estremisti di destra, che hanno sempre cantato “La Russia ai russi”, quest’anno si sono trovati divisi sulla crisi ucraina.
“I russi dovrebbero mostrare di essere russi, che sono loro e non altri i padroni sulla loro terra. Spero che quelli che vengono qui si sentano ospiti e ci trattino con rispetto”, ha detto un cittadino. Un altro manifestante invece ha dichiarato: “Siamo scesi in piazza per difendere i nostri diritti, quelli citati nella Costituzione russa. Ma sosteniamo anche il popolo ucraino, perché sono un popolo slavo come noi e siamo molto contenti che abbiano cacciato Yanukovich”.