PasserĆ anche per internet la normalizzazione dei rapporti tra Cuba e Usa, dopo il disgelo iniziato tra i due Paesi lāestate scorsa. Il governo insulare ha infatti annunciato lāimminente lancio del suo primo servizio Internet domestico a banda larga, potenzialmente un decisivo passo avanti verso l’obiettivo di portare tutta la Nazione online. La compagnia di telecomunicazioni statale Etecsa consentirĆ ai cubani di acquistare servizi domestici tramite connessione in fibra ottica forniti dalla cinese Huawei. Etecsa ha anche illustrato il nuovo servizio presentandolo come un progetto pilota aggiungendo che i prezzi saranno annunciati in seguito.
Finora a Cuba solo il 5% della popolazione puĆ² navigare senza limitazioni e le connessioni sono estremamente lente (circa 1,1 Mbps). A poter accedere alla Rete (con le limitazioni imposte dalla censura castrista) ĆØ un quarto della popolazione (150mila fortunati su 11 milioni di persone residenti) uno dei tassi piĆ¹ bassi del mondo. Esiste solo un cavo sottomarino in fibra ottica che la collega al Venezuela, vecchio e con una capacitĆ limitata di dati.
Dopo il disgelo tra il Paese dei fratelli Castro e lāAmerica di Obama, si sono aperte perĆ² nuove opportunitĆ anche sul piano tecnologico. Il governo dellāAvana e quello di Washington stanno discutendo la posa di un cavo in fibra ottica che possa collegare lāisola comunista agli Usa e, conseguentemente, al villaggio globale. Quando il progetto andrĆ in porto (non ĆØ prevista al momento una tempistica), bisognerĆ ancora capire cosa si vorrĆ fare per quanto riguarda la censura. Attualmente i cubani sono ācaldamente invitatiā a usare alternative Made in Cuba ai piĆ¹ famosi portali (che sono stati bloccati): EcuRed invece dellāenciclopedia online Wikipedia, Revolico al posto di Craiglist e Imo in sostituzione delle video chiamate con Skype. Speriamo che i prezzi del servizio digitale ā ancora top secret ā saranno effettivamente popolari e alla portata di tutti.