La Nato ha accolto con favore l'accordo con l'Iran quando è stato concordato nel 2015. Allo stesso tempo, abbiamo sottolineato l'importanza della piena attuazione“. Così il segretario generale dell'Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg. “Altre questioni non trattate dall'accordo, come il programma di missili balistici – ha aggiunto – sono motivo di grande preoccupazione”.
L'accordo
La Nato, ha spiegato, ha accolto “con favore l'accordo perché aiuta a spostare l'Iran più lontano dallo sviluppo di armi nucleari, è importante per la sicurezza degli alleati perché le armi nucleari in Iran combinate con i missili balistici sarebbero una minaccia diretta per gli alleati. Ma nessun accordo può essere buono senza essere pienamente rispettato e implementato. E ci sono altre questioni non trattate dall'accordo, come il programma di missili balistici, che sono motivo di grande preoccupazione”. Il segretario generale dell'Alleanza ha ribadito la “preoccupazione” degli alleati per i rischi da parte dell'Iran di “destabilizzare la regione, sostenere gruppi terroristici e minacciare la libertà della navigazione marittima” e ha ricordato che che la Nato è “in procinto di rafforzare le difese missilistiche come parte della risposta alla minaccia dei missili balistici”.
Appello di Khamenei
Intanto la Guida suprema iraniana, Ali Khamenei, ha rivolto un appello ai Paesi arabi affinché restino uniti contro gli Usa e altri nemici”. Negli ultimi 40 anni, ha sottolineato, “la nazione iraniana ha resistito con successo ai tentativi di intimidazione dei poteri arroganti, e continuerà a resistere. Oggi le sue capacità e il suo potere sono aumentati più che mai“, ha detto Khamenei, secondo il quale il presidente Usa Donald Trump “ha umiliato i musulmani” dicendo che alcuni Paesi arabi non sopravviverebbero una settimana senza la protezione di Washington.