La Nato prepara la più grande esercitazione militare dal 2002, che impegnerà nell’area del Mediterraneo circa 36mila soldati. Obiettivo dell’operazione, che prenderià il via a ottobre, è quello di simulare attacchi contro il Califfato in previsione di una nuova, decisiva, offensiva.
I comandanti dell’Alleanza Atlantica hanno spiegato che le manovre si faranno sempre più dure e presenteranno un complesso “scenario artificiale di minaccia” in cui i miliziani attaccano via aria, terra e mare.
“Non possiamo trascurare né le minacce provenienti da est né quelle da sud, perciò ci addestreremo per entrambe”, ha spiegato il generale Hans-Lothar Domrose, comandante del centro Nato di Brunssum, in Olanda, che sta preparando l’esercitazione. Il riferimento all’est riguarda la Russia e il suo ruolo nella guerra in Ucraina orientale. All’esercitazione parteciperanno più di 30 Stati, compresi Paesi non inclusi nel Patto Atlantico. Gli scenari della guerra simulata saranno Italia, Spagna, Portogallo e il Mediterraneo.
Alle manovre annunciate oggi parteciperanno oltre 30 Paesi, inclusi Stati non membri della Nato come Svezia e Austria. Le operazioni si svolgeranno in Italia, Spagna, Portogallo e nel mar Mediterraneo dal 3 ottobre al 6 novembre.