“Per favore state fuori dalla nostra regione. C’ è stata un’insistenza a intervenire” nel Mediterraneo e in Medio Oriente, ma “questi interventi hanno prodotto solo disastri e imprevisti nella nostra storia”. L’appello è stato lanciato dal segretario generale della Lega Araba, Ahmed Aboul-Gheit, durante i Med Dialogues di Roma. Obiettivo della richiesta, in primis, erano Gran Bretagna e Stati Uniti, ma più in generale la sollecitazione era rivolta a tutti i Paesi occidentali. Anche la Francia, ad esempio, ha assunto spesso una politica interventista nelle questione arabe e mediorientali.
Frontiere sicure
Prima di potere giungere ad un nuovo ordine regionale, ha detto Aboul-Gheit, “vanno risolte alcune questioni fondamentali: assicurare l’inviolabilità delle frontiere; capire come mantenere in piedi l’idea Stato nazione in Libia, Siria e Iraq e impedire interventi da parte dei Paesi vicini”. Servono, ha concluso, “alcune regole e solo dopo si potrà iniziare a parlare di un nuovo ordine e di un accordo che coinvolga tutta la regione.
Il nodo spinoso
Amed Aboul Gheit ha poi incalzato: “Prima di affrontare le crisi del Mediterraneo, dalle guerre civili al terrorismo, bisogna in primo luogo mettere fine all’occupazione dei Territori palestinesi. Che lo crediate o meno, questo è fondamentale. Da oltre 20 anni non faccio che dire: attenzione ai giovani arabi, sono arrabbiati e ricorrono alla violenza per la rabbia che sentono. E visto che lo Stato nazionale non riesce a dare risposte sulla questione della Palestina, si rifugiano nella religione in modo estremistico”, ha aggiunto l’ex ministro degli Esteri egiziano.