Stop temporaneo della giustizia Usa alla decisione con cui l'amministrazione Trump aveva messo fine al programma di tutela dei Dreamer, le 800.000 persone arrivate negli Stati Uniti da bambini con genitori immigrati illegali. Il giudice distrettuale William Alsup ha accolto la richiesta di fermare l'ordine della Casa Bianca sulla cessazione del Deferred Action for Childhood Arrivals almeno fino a quando le varie cause avviate non saranno risolte. Il programma, nelle intenzioni di Trump, dovrebbe chiudersi il prossimo 5 marzo.
Schiaffo
La decisione della giustizia americana rappresenta un nuovo schiaffo al presidente americano sul fronte dell'immigrazione, lasciando di fatto in vigore le norme dell'era Obama fino a quando i relativi processi non si saranno chiusi. E arriva mentre sono in corso le trattative per risolvere l'impasse sui Dreamer. Il primo incontro fra democratici e repubblicani si è tenuto nelle ultime ore e, secondo la Casa Bianca, è stato positivo. Il nodo da sciogliere è la volontà del presidente di legare il programma sui Dreamer al muro con il Messico, al quale i democratici si oppongono.
Fase critica
Per l'ex tycoon il momento è tutt'altro che favorevole. Nelle ultime ore ha dovuto incassare la dura contestazione andata in scena ad Atlanta in occasione della finale di football fra Georgia e Alabama e fare i conti con l'ipotesi di una discesa in campo di Oprah Winfrey, che lo ha idealmente sfidato durante le cerimonia di consegna dei Golden Globes. Sulla possibile candidatura della star della tv alle prossime presidenziali Trump ha provato a cavarsela con una battuta: “La batterò. Sarà molto divertente“. “Mi piace, ho fatto uno dei suoi ultimi show”, ha ricordato. Ma ha raccolto la sfida ridendo, e confessando con i giornalisti di non credere che Oprah si candiderà mai: “La conosco bene, molto bene“.
Sfida
Alla Casa Bianca sembrano però prendere la questione un po' più seriamente, almeno stando alla risposta data dalla portavoce Sarah Sanders. “Non siamo molto d'accordo con le sue politiche”, ha detto riferendosi alla Winfrey: “Sono sicura che se deciderà di correre non saremo d'accordo. E una persona di grande successo, assolutamente. Ma per quel che riguarda una serie di posizioni abbiamo molti problemi”. Sanders non ha specificato a quali politiche si riferisse, ma Oprah nelle ultime campagne presidenziali ha sostenuto con forza prima Barack Obama e poi Hillary Clinton. Poche ore prima era stata la figlia prediletta del presidente, Ivanka, ad avere parole di grande elogio per la “regina dei media”: “Il suo è stato un intervento potente e stimolante. Uniamoci tutti, donne e uomini, e diciamo #TimesUp“, il tempo è scaduto per tutti coloro che portano avanti una cultura sessista e degli abusi. Complimenti non da poco se si pensa che tra gli scenari della fantapolitica in queste ore in America c'è anche quello di una sfida presidenziale tutta al femminile, con Ivanka che succederebbe al padre come candidata repubblicana per il 2020.