La Francia chiede una riunione della coalizione internazionale anti-Isis per mettere ognuno davanti alle proprie responsabilità. E' in gioco la nostra sicurezza, messa in pericolo dall'offensiva turca”: lo ha detto ieri sera, al telegiornale delle 20 su France 2, il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian. “L'offensiva turca – ha aggiunto il ministro – è estremamente grave poiché rimette in discussione 5 anni di lotta contro l'Isis”. Lo scrive Ansa. L'offensiva turca contro il nord della Siria prosegue malgrado l'Ue, l'Onu e la Russia di Vladimir Putin abbiano chiesto a Erdogan di fermarsi e nonostante l'allarme della comunità internazionale. Ieri mattina sull'attacco ai curdi cominciato in coincidenza con la notizia del ritiro di truppe Usa dal Nord della Siria è intervenuto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Chiediamo alla Turchia di cessare immediatamente l'offensiva. Condanniamo come governo l'offensiva, è inaccettabile. L'unica strada da seguire sono le Nazioni unite”, ha detto Di Maio.
Sanzioni
Intanto dall'altra parte dell'Oceano, in Usa, la deputata repubblicana al Congresso Usa, Liz Cheney, è pronta a presentare nei prossimi giorni una legge che impone sanzioni alla Turchia per l'attacco alle milizie curde. La figlia dell'ex vicepresidente Dick Cheney, nonostante sia una delle più strette alleate di Donald Trump, si è unita al coro delle critiche contro il presidente per aver abbandonato gli alleati curdi. Oltre 20 deputati repubblicani avrebbero già espresso sostegno alla sua proposta.Tra questi il leader della minoranza repubblicana alla Camera Kevin McCarthy.