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La critica di Melania Trump: “Si governa anche col cuore”

Melania Trump… contro Trump. La first lady torna a parlare e lo fa assumendo una presa di posizione piuttosto rara per una persona nel suo ruolo: contestare, sia pure indirettamente e con toni abbastanza contenuti, la politica di suo marito, ovvero il presidente degli Stati Uniti d'America. L'osservazione di Melania riguarda uno dei temi portanti della campagna elettorale di Trump e uno dei suoi mantra nell'azione presidenziale: la questione dei migranti messicani. Nello specifico, la first lady ha puntato i riflettori sul dramma dei bambini separati dalle loro famiglie, una circostanza che, ha detto la sua portavoce Stephanie Grisham, la signora Trump “odia”, coltivando al contempo la speranza che “che entrambi gli schieramenti possano alla fine unirsi per ottenere una riforma immigratoria di successo”.

Melania: “Governare col cuore”

Parole, quelle riportate dalla Cnn, che suonano come una velata, anche se indiretta, remora nei confronti dell'atteggiamento fin qui tenuto dall'amministrazione repubblicana a guida Trump, facendo particolare riferimento al caso dei 2 mila bimbi separati al confine col Messico dai genitori entrati in modo illegale, a causa della 'tolleranza zero' del governo. La first lady, ha spiegato ancora la portavoce Grisham, “crede che dobbiamo essere un Paese che segue tutte le leggi ma anche un Paese che governi col cuore”. Un auspicio, a ben vedere, piuttosto che una critica: fatto sta che, pur senza parlarne di persona, Melania Trump ha fatto sapere di prestare attenzione a quello che è uno degli argomenti più discussi negli Stati Uniti e che, negli ultimi giorni, ha iniziato a popolare le pagine dei principali network, anche attraverso la diffusione delle immagini di quanto sta accadendo nelle tendopoli al confine fra i due Paesi.

Scontro coi dem

Una situazione della quale il presidente responsabilizza i democratici i quali, tuttavia, si difendono definendo “inumano” separare i bambini dai propri genitori. Alcuni parlamentari dell'ala d'opposizione, inoltre, hanno visitato alcuni degli avamposti destinati ai migranti in zona di confine, attaccando a tal proposito l'amministrazione Trump: “Quello che stiamo facendo come Paese – ha detto il senatore dell'Oregon Jeff Merkley, componente della delegazione – sta causando un danno enorme a questi bambini e ai loro genitori, quando è totalmente non necessario intanto che si istruisce il procedimento sulle loro richieste di asilo”. Va detto che, al momento, è attesa una presa di posizione del Tycoon sui disegni di legge proposti dai repubblicani nei confronti dei figli dei dreamers, attraverso la quale si saprà di più rispetto alla linea che l'amministrazione adotterà nei confronti del caso.

 

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