La creazione di uno Stato Palestinese indipendente si rivelerebbe un vero e proprio affare per l’economia israeliana che ne trarrebbe benefici per oltre 120 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni. Secondo quanto emerso da uno studio realizzato dal think tank americano Rand, questa ricchezza che si tradurrebbe in un aumento del reddito medio procapite di circa 22000 dollari per gli israeliani e 1000 per i palestinesi.
Rand inoltre, ha calcolato altri quattro scenari possibili, di cui il peggiore sarebbe la possibilità di una rivolta armata dei palestinesi che al contrario porterebbe ad una contrazione del 46% del Pil di Cisgiordania e Striscia di Gaza e del 10% di quello dello Stato ebraico. “Il punto – ha detto un vicepresidente di Rand al New York Times – è dimostrare che ci sono in ballo grossi benefici e le persone non sanno quanto siano grandi”.
Intanto, un portavoce militare di Tel Avivi ha confermato che i valichi di frontiera con la Striscia verranno riaperti dopo che il ministro della Difesa Moshe Yaalon ne aveva ordinato la chiusura per un lancio di razzi contro Israele avvenuto la scorsa settimana.