Spiragli di dialogo tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti d’America.
Le giuste condizioni
Choe Son-hui, direttrice generale dell’Ufficio sui rapporti con gli Usa del ministero degli Esteri di Pyongyang, avvicinata da dei giornalisti all’aeroporto Capital International Airport di Pechino, ha infatti annunciato che la Corea del Nord parlerà con l’amministrazione Trump “sotto le giuste condizioni”. Choe, di rientro a Pyongyang (capitale nordcoreana), rispondendo a una domanda esplicita postale da un giornalista, ha risposto di aver “incontrato Pickering” e “Ne discuterò quando ne avrò l’occasione in futuro”. In merito al nuovo presidente sudcoreano Moon Jae-in e alla richiesta di chiarimenti su eventuali preparativi per il dialogo, Choe ha affermato che “noi osserveremo la situazione”.
L’incontro di Oslo
La diplomatica ha guidato, riporta l’Ansa, la delegazione che ha incontrato di recente a Oslo un gruppo di esperti americani con a capo Suzanne DiMaggio, direttore del think-tank New America e figura attiva nei negoziati dell’amministrazione Obama con Teheran. Secondo la stampa statunitense, hanno fatto parte del gruppo di esperti Usa in Norvegia anche Thomas Pickering, ex ambasciatore americano all’Onu, e Robert Einhorn, speciale advisor del Dipartimento di Stato per la non proliferazione e il controllo delle armi.
La risposta Usa
Il governo Usa ha detto di non aver dato alcun rilievo e peso particolare agli incontri avvenuti a Oslo. Secondo numerosi osservatori internazionali, però, l’appuntamento in Norvegia potrebbe aver rappresentato una prima apertura dopo l’aspro braccio di ferro Pyongyang-Washington sui missili nucleari lanciati dal regime di Kim Jong-un sul mar del Giappone.