Dopo il Senato con Michael Cohen, stavolta la Camera preme affinché le personalità vicine al presidente Donald Trump vadano a riferire in aula. Quelle più vicine di tutte, in realtà. Dopo l'audizione di fuoco dell'ex legale davanti alla Commissione, dal Congresso arriva la notizia che, ora, nel mirino ci sarebbero i due figli maggiori del Tycoon, Donald Jr e Ivanka. Come riportato dai media americani, la Commissione vigilanza della Camera avrebbe intenzione di ascoltarli come testimoni, entrambi nell'ambito delle indagini sulle presunte interferenze russe durante la campagna elettorale del 2016 ma, in modo particolare, sulla questione irrisolta della Trump Tower a Mosca, progetto del quale ha parlato lo stesso Cohen tirando in ballo proprio Donald Jr. Assieme a lui e Ivanka, la Commissione avrebbe intenzone di chiamare anche Allen Weisselberg, il direttore finanziario della Trump Organization.
Il tweet
La notizia non ha messo molto a rimbalzare fino alla Casa Bianca, con il presidente che, di ritorno da Hanoi, ha affidato a Twitter la sua reazione alla possibilità che Donald Jr e Ivanka vadano a riferire alla Camera: “E' tempo di fermare questa caccia alle streghe corrotta e condotta illegalmente. E' tempo di iniziare a guardare dall'altra parte dove sono stati commessi crimini veri. Si è abusato troppo a lungo dei repubblicani. Deve finire subito!”. Nella bufera, intanto, finisce anche il genero del presidente, Jared Kushner, il quale secondo il New York Times avrebbe ricevuto un nulla osta speciale su ordine dello stesso Trump (notificato da John Kelly) nonostante l'Intelligence avesse espresso parere contrario, coinvolta in quanto la speciale patente riguardava proprio il settore sicurezza.
Nuovi interrogatori
Non si ferma, dunque, l'onda lunga del caso Cohen. Le dichiarazioni dell'ex legale del Tycoon sono infatti state giudicate plausibili dalla Commissione del Senato, specie dopo l'ammissione di aver mentito in precedenti occasioni e di aver agito in modo controverso anche su ordine dello stesso Trump. Per quanto riguarda il progetto della Trump Tower di Mosca, è stato lo stesso Cohen a riferire di aver solo sospetti riguardo i piani in merito dell'attuale presidente, a quanto pare comunque sufficienti per allargare l'inchiesta con una nuova tranche di indagini e interrogatori.