Da un primo bilancio si contano almeno 24 morti e 50 feriti nell’attentato eseguito da un kamikaze nella moschea sciita Imam al-Sadiq, nel centro di Kuwait City. L’attacco è stato rivendicato dal sedicente Stato Islamico e il numero delle vittime potrebbe drasticamente salire se si considera che il tempio islamico era pieno di fedeli essendo venerdì giorno di preghiera per i musulmani.
I jihadisti, in un comunicato postato sui social media, hanno identificato l’attentatore con il nome di Abu Suleiman al-Muwahed e hanno definito la moschea come il “tempio dei negazionisti”. Gli sciiti rappresentano circa il 30% della popolazione del Kuwait, che è complessivamente di 1,3 milioni di abitanti.
Non è la prima volta che gli uomini del Califfato prendono di mira i luoghi di culto sciiti nella regione del Golfo. Nelle scorse settimane, due bombe sono esplose in altrettante moschee saudite. E’ però la prima volta che un attentato del genere colpisce i fedeli del Kuwait, circa un terzo della popolazione del paese.