Dalla Banca Mondiale alla Presidenza della Repubblica del Perù, il percorso di Pedro Pablo Kuczynski è sempre stato verso l’alto. Lo hanno confermato le autorità peruviane. Quattro giorni dopo il voto, il consiglio elettorale ha annunciato il risultato delle elezioni che i media internazionali avevano già celebrato nei giorni scorsi, con la conclusione dello spoglio delle schede e la vittoria ufficiale di Kuczynski con il 51,1% delle preferenze, contro il 49,9% di Keiko Fujimori, figlia dell’ex Presidente Alberto, dal 1990 al 2000.
Su questo risultato – commenta la BBC – ha forse pesato proprio l’accusa di violazione dei diritti umani e dell’esercizio di una vera e propria dittatura che pende sul già presidente Alberto Fujimori. Nella campagna elettorale, infatti, l’economista oggi Capo dello Stato ha più volte paventato i “rischi per la democrazia” in una eventuale elezione della sua avversaria politica.
Ebreo peruviano, nato a Lima, 77 anni, Kuczynski ha studiato a Oxford filosofia, economia e scienze politiche. Ha lavorato per la Banca Centrale del Perù e per la Banca Mondiale. Ha basato la sua propaganda elettorale, in queste elezioni presidenziali, su un programma d “governo trasparente”. Nel ringraziare i suoi elettori su Twitter ha scritto: “Ora è il momento di lavorare insieme per il futuro del nostro Paese”.