Tre alti ufficiali dell'esercito nordcoreano sono stati sostuiti a pochi giorni dallo storico summit fra Donald Trump e Kim Jong-un a Singapore. Lo ha riferito un funzionario dell'amministrazione statunitense all'agenzia Reuters in riferimento a una notizia apparsa gli schermi dell'agenzia di stampa sud-coreana Yonhap.
Sostituiti
I tre funzionari sono il ministro delle Forze Armate del Popolo, Pak Yong-sik (sostituto dal suo vice, No Kwang-chol) il capo dello staff dell'esercito, Ri Myoung-su (a cui è subentrato il suo vice, Ri Yong-gil) e il direttore dell'Ufficio Politico generale dell'esercito, Kim Jong-gak, sostituito il mese scorso dal generale Kim Su-gil.
Possibili letture
Il cambio ai vertici militari potrebbe essere visto, per gli analisti, come un segnale di consolidamento della leadership di Kim Jong-un al vertice della Corea del Nord, e come una mossa per mettere a tacere ogni tipo di dissenso interno in vista del summit con Trump, riconfermato dal presidente Usa venerdì scorso, lo stesso giorno in cui ha ricevuto alla Casa Bianca il vice presidente del Partito dei Lavoratori nord-coreano, Kim Yong-chol, in visita.
Verso il summit
A poco più di una settimana dall'incontro di Singapore, intanto, proseguono i colloqui tra Stati Uniti e Corea del Nord per preparare il vertice. Al villaggio sul confine inter-coreano di Panmunjom, le delegazioni dei due Paesi si incontrano oggi per il quinto round di discussioni sui dettagli dell'ultimo minuto dell'agenda del summit tra Trump e Kim e, scrive l'agenzia Yonhap, anche sulla possibilità di porre formalmente fine alla guerra di Corea del 1950-53. In vista, per la Corea del Nord, non ci sarebbe solo l'incontro con Trump: Kim potrebbe ospitare a Pyongyang un leader straniero per la prima volta da quando è salito al potere in Corea del Nord: Bashar al-Assad, secondo quanto scriveva nelle scorse ore l'agenzia di stampa nord-coreana, Korean Central News Agency, che citava parole dello stesso presidente siriano